FRI Tur. Il Ministero del Turismo rilancia il Bando FRI-Tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel turismo). Si tratta dell’incentivo che punta a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità aziendale. Previsto dal PNRR, è promosso dal Ministero del Turismo ed è gestito da Invitalia.
FRI Tur: Le risorse
La dotazione finanziaria è di 780 milioni di euro, con ulteriori 600 milioni di finanziamenti bancati attivati per questa misura.
FRI Tur: A chi si rivolge?
Le agevolazioni sono rivolte a:
- Alberghi;
- Agriturismi;
- Strutture ricettive all’aria aperta;
- Imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale;
- Stabilimenti balneari;
- Complessi termali;
- Porti turistici;
- Parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici.
FRI Tur: Requisiti per le PMI
Le imprese che intendono accedere all’incentivo devono al momento della presentazione della domanda:
- Gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi o essere proprietari degli immobili presso cui è esercitata l’attività che è oggetto dell’intervento;
- Essere regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese;
- Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di liquidazione anche volontaria o di fallimento;
- Avere una stabile organizzazione di impresa sul territorio nazionale;
- Essere in regola con le disposizioni in materia di normativa edilizia, urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni, della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi;
- Essere in regime di contabilità ordinaria;
- Essere in possesso di una positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice e di una delibera di finanziamento rilasciata da quest’ultima;
- Adottare un apposito regime di contabilità separata laddove operanti nel settore agricolo o della pesca.
Interventi ammissibili
Gli incentivi possono essere richiesti per interventi di:
- Riqualificazione energetica;
- Riqualificazione antisismica;
- Eliminazione delle barriere architettoniche;
- Manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri;
- Realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali);
- Digitalizzazione;
- Acquisto o rinnovo di arredi;
- Spese per prestazioni professionali.
L’investimento deve essere riferito ad una o più unità dell’impresa richiedente situate sul territorio nazionale e deve prevedere spese ammissibili, al netto dell’IVA, comprese tra 500.000 euro e 10 milioni di euro.
I progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 ed essere conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea, alla Comunicazione della Commissione UE (2021/C 58/01) e agli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio DNSH, a norma dell’art. 17 del Regolamento UE 2020/852.
- Il 50% delle risorse è destinato agli interventi di riqualificazione energetica.
- Il 40% delle risorse stanziate per il contributo diretto alla spesa è destinato alle imprese con sede in una delle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
Spese ammissibili
a) Servizi di progettazione relativi alle successive voci di spesa sub b) c) d) e), nella misura massima complessiva del 2%;
b) Suolo aziendale e sue sistemazioni, nella misura massima del 5%;
c) Fabbricati, opere murarie e assimilate, nella misura massima del 50%;
d) Macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
e) Investimenti in digitalizzazione, esclusi i costi di intermediazione, nella misura massima del 5%.
Forma dell’agevolazione
Sono previste due forme di incentivo:
Contributo a fondo perduto in conto impianti: concesso sulla base degli importi ammissibili delle spese, tenuto conto delle percentuali massime sulla base della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento, coerentemente con i target di attuazione previsti dal PNRR.
- Percentuale massima: 35% dei costi e delle spese ammissibili.
Finanziamento agevolato: concesso da Cassa Depositi e Prestiti ad un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento.
Al finanziamento agevolato deve essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca finanziatrice che aderisce alla Convenzione del 29 agosto 2022 firmata dal Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti.
Che cosa ha detto il ministro del Turismo?
“È importante spendere bene le risorse del PNRR. In quest’ambito, noi abbiamo messo a disposizione il FRI-Tur, e il Ministero del Turismo ha da poco pubblicato un nuovo avviso per parteciparvi e ottenere finanziamenti orientati a interventi di efficientamento energetico, sostenibilità, ammodernamento. Anche perché quello che dobbiamo fare per vincere la sfida del settore – ossia di riportare l’Italia al primo posto sul podio del turismo internazionale – è migliorare i servizi, la qualità e la formazione dei lavoratori del comparto.”
Lo dichiara il ministro del Turismo Daniela Santanchè nel corso del suo contributo alla 74ª Assemblea di Federalberghi, a Viareggio.
Quando inviare le domande?
La domanda di concessione degli incentivi potrà essere presentata a partire dalle ore 12:00 del giorno 01/07/2024 alle ore 12:00 del giorno 31/07/2024.
Il formulario necessario per presentare la domanda sarà disponibile in Invitalia (www.invitalia.it) nella specifica sezione dedicata alla misura, a partire dalle ore 12:00 del 30/05/2024.
La domanda di partecipazione e il progetto, redatti in lingua italiana, dovranno essere firmati digitalmente dal legale rappresentante dell’azienda proponente.
Contattaci per maggiori informazioni, clicca qui!