Transizione 4.0. Il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato che per gli investimenti fatti prima del 2023 prevale la FAQ dell’Agenzia delle Entrate che specifica che i crediti possono essere compensati con il modello F24, indicando l’anno in cui è iniziato l’investimento. È stata la risposta ad un question time alla camera dei deputati il 17 aprile 2024.
Transizione 4.0: prossime mosse
Urso, rispondendo alla domanda di Marattin (capogruppo di ItaliaViva) relativa alla compensazione dei crediti d’imposta 4.0, ha rassicurato gli imprenditori e ha spiegato che “la delibera dell’Agenzia delle Entrate del 12 aprile suscita un comprensibile allarme poiché sospende la compensazione degli investimenti nel 2023 e 2024 in attesa dell’emanazione di un decreto dirigenziale del Mimit che dovrà “determinare il contenuto, le modalità e il termine per l’invio delle comunicazioni”, ma ha anche annunciato che “la prossima settimana verrà emanato il decreto dirigenziale che detterà le regole per il rispetto dell’obbligo di legge”.
Inoltre, ha anticipato che “verrà realizzata una piattaforma informatica ad hoc per la gestione della comunicazione, alla quale stiamo già lavorando”.
Ciò determinerà quindi la ripresa delle compensazioni tramite F24 per gli investimenti effettuati nel 2023 e nel 2024, ha proseguito Urso. Quindi non viene toccato il diritto a compensare i crediti maturati che secondo il ministro “rimane assolutamente intatto”, ma viene prescritto solo l’obbligo di comunicare l’ammontare complessivo degli investimenti che si intendono effettuare e la presunta distribuzione negli anni del credito in compensazione.
Riguardo agli investimenti effettuati fino al 2022, il ministro ha spiegato che “la risposta chiarisce che è possibile utilizzare il relativo credito in compensazione tramite F24 indicando il codice tributo 6936 e l’anno d’inizio dell’investimento, indipendentemente dall’anno di conclusione dello stesso o dall’anno d’interconnessione dei beni strumentali.”
Transizione 4.0: prossimi impegni
«Il ministro ha preso l’impegno di approvare la prossima settimana i decreti del 2023-2024 il decreto, per quelli anteriori, ci auguriamo che il ministero vada oltre le Faq dell’Agenzia delle entrate con delle norme che certifichino la possibilità di detrazione». È quanto dichiarato da Luigi Marattin, chi si è dichiarato soddisfatto delle risposte del Ministro.
Serve l’aiuto dei commercialisti
«Serve un tavolo tecnico con i commercialisti parte attiva, per migliorare lo strumento del bonus, piuttosto che procedere alla sua sospensione o addirittura eliminazione». Lo afferma Francesco Cataldi, presidente dell’Unione nazionale giovani commercialisti ed esperti contabili.