Zes unica. La ZES è definita dalla legge come un’area delimitata del territorio dello Stato, nella quale l’esercizio di attività economiche e imprenditoriali, sia da parte delle imprese che già operano nei territori interessati, sia di quelle che vi si insedieranno, può beneficiare di particolari vantaggi in relazione agli investimenti e alle attività di sviluppo.
Zes Unica: come accedere al credito?
Si avvicina il termine per richiedere il bonus che premia gli investimenti effettuati nella Zes Unica, Quindi per beneficiare del credito d’imposta, utilizzabile solo in compensazione, dal 12 giugno al 12 luglio 2024 è necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate l’importo delle spese ammissibili sostenute a partire dal 1° gennaio 2024 e di quelle previste da sostenere fino al 15 novembre 2024.
ZES unica: limite di spese
Le imprese del Sud che investono nella ZES unica dal 1° gennaio al 15 novembre 2024 potranno ricevere un credito d’imposta fino al 70% delle loro spese in beni strumentali e immobili, con il limite massimo di:
- 100 milioni di euro (limite minimo di 200mila euro) per ciascun progetto d’investimento, possono presentare domande di aiuto le imprese di qualsiasi dimensione delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, fino ad esaurimento della dotazione finanziaria di 1,8 miliardi di euro per il 2024.
Cosi lo stabilisce il decreto del ministro degli Affari europei, del Mezzogiorno, delle politiche di coesione e del Pnrr, del 17 maggio 2024 (in vigore dal 21 maggio 2024), con cui si applica il credito d’imposta per gli investimenti nella Zona Economica Speciale (Zes) peculiare del Sud.
ZES Unica: peculiarità del credito
Le peculiarità del credito che devono essere prese in considerazione sono di seguito dettagliate:
- La possibilità di beneficiare del bonus per gli immobili strumentali, che potrà essere erogato anche se utilizzato dal precedente proprietario.
- Il bonus deve essere indicato nella dichiarazione corrispondente al periodo d’imposta durante il quale il bonus è riconosciuto e nelle dichiarazioni corrispondenti ai periodi d’imposta successivi, fino a quello in cui termina il suo utilizzo.
- Il modello di comunicazione e le modalità di trasmissione saranno definiti con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate.
Chi può beneficiare della ZES unica?
Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato, che già operano o sono costituite nella ZES unica, che acquistano beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nelle aree assistite delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e la regione Abruzzo.
L’agevolazione non si applica alle industrie dell’acciaio, del carbone e della lignite, ai trasporti. Esclusi i settori di stoccaggio e supporto ai trasporti, o alla produzione, stoccaggio, trasmissione e distribuzione di energia.
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La Certificazione: a che serve e come ottenerla?
Ai fini del riconoscimento del credito d’imposta, l’effettivo sostegno delle spese ammissibili e la loro corrispondenza con la documentazione contabile predisposta dalla società devono risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto preposto alla revisione legale dei conti.
Per le società che non sono tenute per legge al controllo contabile, la certificazione è rilasciata da un revisore legale o da una società di revisione legale, iscritti nella sezione A del registro di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 27 gennaio , N. 39.
Il revisore legale dei conti o la società di revisione dei conti osservano i principi di indipendenza elaborati ai sensi dell’articolo 10 del decreto legislativo n. 39 del 2010, e in attesa della loro adozione, quelli previsti dal codice etico dell’International Federation of Accountants.