Zes unica Sud. Ai fini del riconoscimento del credito d’imposta è necessario l’effettivo sostenimento delle spese qualificate e la loro corrispondenza ai documenti contabili predisposti dalla società Specifica attestazione del responsabile della revisione legale dei conti. Se il credito riconosciuto supera i 150.000 euro, il bonus potrà essere utilizzato solo dopo i controlli antimafia. Queste sono alcune delle indicazioni contenute nei termini dell’Agenzia delle Entrate. Il decreto n. 262747 dell’ 11 giugno 2024, dal 12 giugno al 12 luglio 2024, consente alle imprese della (ZES) Zona Economica Speciale Unica del Sud Italia di inviare richieste al Governo per ottenere i crediti d’imposta concessi alle strutture produttive che già esistono o sono da realizzare. Con il provvedimento, anche il modello e le relative istruzioni per l’invio della comunicazione relativa alle spese da effettuarsi da 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024 (per un totale di spesa complessiva di 1,8 miliardi di euro), in applicazione dell’art. 5, comma 2, del dm degli Affari europei, di concerto col Mef, del 17 maggio 2024, che ha dato attuazione al credito d’imposta 5.0. Comunicazioni integrative o correttive potranno essere presentate a partire dal 31 luglio 2024 ed entro il 22 gennaio 2025.
Zes unica Sud: modello di comunicazione
Il modello è composto da:
– frontespizio, contenente i dati dell’impresa, i dati del rappresentante legale, la rinuncia al credito richiesto e la dichiarazione sostitutiva di atto notorio;
– quadro A, contenente i dati relativi al progetto d’investimento e al credito d’imposta;
– quadro B, contenente i dati della struttura produttiva;
– quadro C, contenente l’elenco dei soggetti sottoposti alla verifica antimafia;
– quadro D, contenente l’elenco delle altre agevolazioni concesse o richieste compresi gli aiuti de minimis;
– quadro E, contenente gli estremi delle fatture elettroniche ricevute e della certificazione.
Zes unica Sud: Invio della comunicazione
Dopo l’invio della comunicazione, da parte delle imprese delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise , Puglia , Sardegna , Sicilia e Abruzzo, effettuata esclusivamente con modalità telematiche, entro cinque giorni, le Entrate mettono a disposizione di chi ha trasmesso il modello, nell’area riservata del proprio sito, la ricevuta attestante la presa in carico o lo scarto. Quest’ultimo avviene, in particolare, quando:
– il richiedente non è titolare di partita Iva
– gli estremi delle fatture elettroniche indicate nel quadro E non corrispondano con i dati presenti nella banca dati dell’Agenzia;
– il codice attività e quello catastale del comune riferiti a ciascuna struttura produttiva, indicati nel quadro B, non corrispondono con quelli comunicati (tale controllo non si effettua nel caso in cui la struttura non è ancora impiantata nella Zes unica). E considerata tempestiva la comunicazione trasmessa entro la scadenza dei termini (entro il 12 luglio 2024) e nei quattro giorni precedenti ma scartata dal servizio telematico, purché ritrasmessa entro i cinque giorni solari successivi a tali termini.
Zes unica Sud: casi particolari
Per gli investimenti non realizzati al momento della presentazione della comunicazione oppure realizzati ma per i quali alla stessa data non sono state ricevute le relative fatture elettroniche e/o non è stata rilasciata la certificazione, il provvedimento prevede la presentazione di comunicazioni integrative a partire dal 31 luglio 2024 ed entro il 17 gennaio 2025 (‘ultima comunicazione integrativa sostituisce tutte quelle precedentemente inviate). Il credito risultante dalla comunicazione integrativa, nella misura spettante, è utilizzabile per la quota corrispondente agli investimenti realizzati per i quali è stata rilasciata la certificazione e sono state ricevute le relative fatture elettroniche, a decorrere dal giorno lavorativo successivo al rilascio dell’apposita ricevuta.